Poker on line: primo calo per il cash game in Italia
Pubblicato il venerdì 02 marzo 2025

Dopo aver trainato la raccolta del gamblig italiano, che già godeva di ottima salute, il cash game fa registrare una battuta d’arresto davvero inattesa nel mese di febbraio considerando il gennaio da record appena vissuto: le prime stime parlano di un -10% per il solo poker cash mentre il volume di gioco dei tornei è risultato invariato.
Eppure febbraio è stato uno dei mesi più freddi dell’inverno italiano quest’anno particolarmente rigido ed abbondante di nevicate, un clima che in base teorica ha “bloccato” gli italiani nelle proprie case per giorni e giorni dandogli più tempo di smaltire l’attesa giocando nelle poker rooms virtuali: invece l’Agicos dichiara che il volume di affari del mese di febbrio è stato di quasi 790 milioni mentre a gennaio si sfiorarono i 900 milioni.
La crisi economica e la disoccupazione possono aver inciso in questo calo che tuttavia non lo è se si considerano i mesi precedenti, perchè gennaio è stato fino ad oggi: a pesare ultiriormente è stato il calendario perchè febbraio è più corto rispetto a gennaio: in media la popolazione italiana ha speso quasi un miliardio ai tavoli da gioco virtuali lo scorso mese di cui circa il 95% è ritornato sotto forma di vincita, lasciano 50 milioni di euro da spartire tra operatori on line e lo Stato.
La fetta di mercato più alta va sempre a pokerstars che si conferma la poker room più seguita e popolosa della penisola che occupa il 25% circa della quota totale di mercato, sul gradino più basso del podio si conferma nuovamnte Bwin, tiene il passo anche Lottomatica che a febbraio incassa 95 milioni di euro, saldo anche BetClic che rappresenta circa l’1,5% del totale giocato.
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